Category Archives: Alimentazione

Expo 2015 – Petrini vs McDonald’s

In occasione di Expo 2015 mi spinge ad un breve approfondimento il botta e risposta tra Carlo Petrini di Slow Food e McDonald’s.

Le parole di Carlo Petrini non mi sembrano proprio retorica terzomondista. Nutrire il pianeta è una frase importante che non significa esclusivamente saziare la fame delle persone. Non tutto ciò che viene mangiato è nutritivo.
Interessante il concetto di “rispetto per la libertà e capacità di scelta delle persone” ma mi chiedo quanto questo sia sempre in linea con le campagne pubblicitarie a cui quotidianamente assistiamo.
L’ideologia di un cibo sano, pulito e giusto può sfamare il pianeta con ottimi livelli di benessere fisico e mentale delle persone. Anche questo non è necessariamente in linea con il business.
Il benessere e la salute delle persone non riguarda i singoli ma la società intera ed il suo sistema sanitario su cui la cattiva alimentazione grava con costi tutt’altro che trascurabili.

La pizza? E’ ancora possibile gustarne una fatta ad arte?

La pizza è un piatto che non mi stanca mai. Per una pizza fatta ad arte potrei rinunciare a qualsiasi altra tipologia di pasto.
Negli ultimi mesi ho mangiato in diverse occasioni la pizza, in diverse regioni d’Italia e in molteplici tipologie di locali, dal tipo fast food al ristorante pizzeria di ottimo livello. Oltre al nome “pizza” forse nemmeno i vivaci colori di questo piatto simbolo riescono ad accomunare le varie tipologie di pizza che si possono consumare in giro per l’Italia.
La ricetta eppure è la stessa, possono cambiare gli ingredienti che la caratterizzano ma è la qualità di questi e soprattutto di quelli base a fare la differenza. Per prima la pasta, sembra incredibile ma trovare una pizza fatta con una buona pasta è impresa ardua, la passata di pomodoro, ingrediente banale ma di pessima qualità in molte pizze. Infine la mozzarella, o meglio il formaggio perchè in molte pizze è quello che ci finisce e per di più anche di qualità discutibile.
In conclusione, per fare una buona pizza servirebbero ingredienti semplici ma semplicemente veri e non surrogati.
Consumare una pizza fatta ad arte come la ricetta insegna è fortunatamente ancora possibile ma assolutamente non scontato, i nomi ormai dicono tutto o niente.

Dal Fuel Surcharge al coefficiente che servirebbe anche all’agroalimentare.

Lo chiamano Fuel surcharge e mediante un coefficiente ricavato sull’incremento del prezzo del carburante aumentano la tariffa della spedizione. Questo fanno ormai tutti i corrieri ma mi chiedo se a farlo non sarebbe opportuno fossero anche tutti i produttori che vedono incrementare inesorabilmente i costi di materiali di consumo e servizi in funzione della quotazione del petrolio. Non c’è margine di dubbio e al petrolio sono legate tutte le materie prime che incrementano il loro prezzo seguendo la crescita dell’oro nero. L’incremento del prezzo è divenuto ormai automatico con i listini che vengono aggiornati con grande frequenza o con l’applicazione di coefficienti tipo il fuel surcharge. C’è però un settore slegato da questo meccanismo che subisce l’incremento dei costi ma riesce a stento ad applicare i conseguenti aumenti a quanto produce. Si tratta del settore agroalimentare, prigioniero forse della distribuzione, che vede come unico mezzo per limitare i prezzi al consumo, il rigore nei confronti dei fornitori. Assistiamo così a situazioni estremamente difficili come quelle recenti con aziende costrette a vendere al limite del sottocosto pur di non perdere clienti importanti che metterebbero in crisi il loro assetto produttivo. Questo è un sistema che non va bene perché per nulla equo. A mio avviso anche l’agroalimentare ha bisogno del suo coefficiente per aggiornare i listini e per cautelarsi dall’inesorabile crescita della voce costi.

Il Piacere di un Caffè a Piazza Navona.

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Piazza Navona è senza dubbio uno dei luoghi più belli ed affascinanti della nostra Italia. La scorsa settimana sono stato a Roma per la presentazione della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese e ho voluto provare il piacere di un caffè in questa straordinaria piazza. Nonostante il salato conto (16 euro per 2 caffè e 1/2 litro di acqua minerale) ritengo ne sia valsa la pena.
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Il Grande Panino con la Porchetta di Danilo Azzocchi.

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L’autentica porchetta romana preparata artigianalmente da Danilo Azzocchi è un piacere imperdibile (Tommaso Farina la definisce addirittura divina). A squisito l’abbiamo potuta gustare tra due fette di vero pane ed è stato un gran pranzo. Continue reading

Aglio e Cipolla. Video di Liborio Butera.

Alcune mie considerazioni su aglio e cipolla e sul loro utilizzo in cucina.
Il video è di Liborio Butera.

E’ vegetariano chi consuma Uova e pesce? Sarebbe sostenibile per tutti?

Un noto vegetariano in un’intervista ad un quotidiano ha lanciato l’allarme cibo sostenendo l’importanza di passare ad un’alimentazione di soli vegetali, uova e pesce.
Premesso che uova e pesci non sono vegetali e sfido a dimostrarmi il contrario visto che è impossibile, noto grandi incongruenze in un ragionamento di questo tipo che se esteso all’intera popolazione mondiale, non sarebbe sostenibile nemmeno intensificando gli allevamenti di galline ovaiole e di pesce. La produzione di uova determina inoltre anche un’ ovvia disponibilità di carne di gallina che il buon senso indurrebbe a consumare.
In conclusione quindi ritengo non sia da considerarsi vegetariano chi consuma uova e pesce. Un’alimentazione di soli vegetali, pesce e uova è da considerarsi salutare ma a mio avviso non sostenibile per l’intera popolazione mondiale.

Non solo Risotto. Le ricette Goderecce, spaghetti con peperoni, wuster meraner e panna. Gutturnio 2006.

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Non solo Risotto. Anche se il risotto è il nostro piatto preferito (per gusto e per tradizione) riusciamo a trovare grandi soddisfazioni anche in un piatto di pasta ed in molte altre ricette “goderecce” piacevoli e di grande gusto. La prima che proponiamo è preparata con un sugo preparato con soffritto di cipolle (per l’occasione di Cannara) e peperoni a pezzetti su olio extra vergine di oliva (tratturello). Dopo una breve cottura abbiamo aggiunto i wuster meraner affettati con uno spessore di circa 3 mm, fuoco vivo per alcuni minuti e aggiunta di panna. Pronto il sugo si aggiunge la pasta (ho usato i sempre ottimi spaghetti Barilla n°3) si rimestra accuratamente, si serve e la “ricetta godereccia” è pronta e va abbianta ad un vino piacevole come il Gutturnio 2006 dei colli piacentini che abbiamo utilizzato noi.
N.B. Preparare questo piatto è semplice e soprattutto veloce (in mezz’ora prepari un gran bel pasto ed è alla portata di tutti). Per quanto mi riguarda è una pasta tra le più saporite e gustose mai provate.

Pinzimonio.

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Questa sera alle 21 su Alice, canale 416 di Sky andrà in onda la 6 puntata di Pinzimonio. La seconda puntata dell’ottimo programma condotto da Paolo Massobrio ha visto tra i protagonisti il sottoscritto ed il Corsaro Edoardo Bresciano. E’ stata una bellissima esperienza che abbiamo vissuto intensamente e saremo sempre grati a Paolo per l’opportunità che ci ha dato.
Giunti a Roma con mezzi aerei separati (il Corsaro su di un supersonico decollato da Levaldigi), ci siamo ritrovati a Piazza di Spagna e con il neo Corsaro Nunzio ci siamo recati a pranzo in una traversa di via dei Condotti (visionata per lo shopping consapevole).
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Per pranzo non poteva essere che Abbacchio, piatto straordinario della cucina capitolina che abbiamo accompagnato ad un fresco frascati.
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Prima dell’abbacchio al forno una ricetta sorprendente per bontà e intensità di gusto, i tonnarelli cacio e pepe di cui purtroppo non conserviamo foto. Concluso il pranzo di corsa agli studi di Alice, il trucco, la simpatia di Paolo, la registrazione, un passaggio dalla bellissima fontana di Trevi e il ritorno a casa.

Alimentazione senza regole, tanto c’è il bisturi.

Le richieste di interventi di chirurgia estetica aumentano incredibilmente tra i giovani under 18. Liposuzione e seno le richieste più frequenti che molti genitori europei sono pronti a soddisfare e molti medici ad operare. E’ sconcertante questa sconfitta della società in cui i giovani non riescono più a trovare se stessi. I giovani d’oggi sembrano inseguire il miraggio della bellezza e della perfezione fisica ma non sono granchè disposti a soffrire per questa. Una corretta alimentazione abbinata a sana attività fisica rendono belli e snelli i corpi di qualsiasi giovane che per esprimere il proprio fascino non ha assolutamente bisogno dei ritocchi del chirurgo. Ad aiutare i giovani non ci sono certo gli esempi dei genitori, anch’essi di una generazione non più capace di accettare il proprio aspetto e il suo naturale invecchiamento (da leggere Ragazzo di Massimo Fini).
Quello che più ci inquieta è la scarsa attenzione che si presta all’alimentazione, cibo veloce, condito, fritto, dolciumi di ogni genere, ecc. ecc., tutto sempre e in abbondanza. Nessun accorgimento e incapacità di predisporsi un piano calorico appropriato, come se non servisse, tanto il rimedio chirurgico è alla portata di tutti. Vediamo in molti giovani una predisposizione a non valutare accuratamente le conseguenze delle loro azioni e forse alla base di questo comportamento c’è la facilità di arrivare al rimedio estremo.