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Il rischio referendum sugli aiuti UE e il conseguente rischio default della Grecia hanno aiutato l’Europa.

Il Governo greco per un paio di giorni è stato fermamente deciso, l’idea era quella di fare un referendum popolare sugli aiuti dell’Unione Europea. Se è ovvio che l’UE non concede aiuti senza risposte politiche precise e garanzie di taglia al debito non è sembrato a tutti altrettanto ovvio che il popolo greco chiamato a decidere optasse per accettare gli aiuti anche a costo di sacrifici.
L’eventuale esito referendario contrario agli aiuti, un’opzione certamente probabile al pari di quella contraria, ha spaventato un po’ tutti in Europa perchè avrebbe avuto come conseguenza il default, il fallimento dello stato greco e la conseguente uscita dall’Euro.
In caso di default i titoli di stato greci avrebbero eguagliato i famigerati bond argentini, con gravi perdite per parecchi soggetti o stati in Europa.
Questo fatto ha fatto capire, soprattutto ai Leader europei dei paesi più esposti al debito greco che la corda si può tirare ma non troppo.
L’Europa ne ha tratto beneficio.

Sporche guerre. Messi da parte fucili e bombe oggi si combatte in borsa.

Oggi le battaglie si fanno in borsa. L’arma più efficace è il soldo virtuale, proprio quello che nella vita reale non conta niente perchè se non hai soldi non puoi comprare nulla. In borsa invece con il denaro virtuale qualcosa ci puoi fare e questo ci dice chiaramente di quanto il sistema sia irreale.
Questo meccanismo irreale ha però il potere di mettere in ginocchio persone, aziende e stati.
Altri li chiamano giochi di potere, io invece le chiamo sporche guerre, per nulla diverse da quelle di liberazione o dei portatori di democrazia che guarda caso vengono sempre fatte contro stati economicamente interessanti.
Siamo in guerra e la cosa più sconcertante è che gli italiani non hanno ancora capito che il nemico prima di tutto arriva da fuori.
Forse quando la guerra che da mesi ci stanno facendo contro ci avrà definitivamente abbattuto torneremo ad essere uno stato che insegue un’obiettivo comune.

La crisi rischia di esplodere ma ci sono le vacanze. La figuraccia mondiale del Senato italiano in tempi di crisi.

In questi giorni in cui il caldo estivo è tornato a farsi sentire, ai cittadini italiani più attenti non è sfuggita l’immagine dei gioni scorsi del senato semivuoto. Solo 11 senatori a dare l’avvio alla discussione sulla manovra correttiva da 45,5 miliardi di euro.
Il parlamento non dovrebbe mai essere mai vuoto, figuriamoci in momenti come questo in cui la crisi economica che ci sta attanagliando sta per esplodere.
Come sempre l’impressione è che in Italia le ferie, le vacanze, abbiano la priorità su tutto. W l’Italia, occhi foderati e tappi nelle orecchie, siamo in vacanza e ci risveglieremo solo quando sarà terminata. Troppo comodo…
Il problema è che quest’anno l’Italia rischia di risvegliarsi dal suo assurdo mese di agosto con le ossa rotte, con una situazione economica che potrebbe essere irreversibile. Questo perchè la crisi in cui siamo caduti è potenzialmente esplosiva e non sappiamo e non riusciamo ad intuire in che tipo di baratro potrebbe portarci.
Questo non basta a riempire il Senato, non avevamo dubbi, sono in molti ad avere la pagnotta garantita, normale che non si preoccupino, c’hanno la vita da godersi. Pazienza poi se l’immagine che diamo in Europa è pessima visto che la foto del senato in tempi di crisi ha fatto il giro del mondo, le responsabilità sono sempre di altri. Leggo inoltre che alcuni senatori abbiano anche reagito male alle polemiche sulle assenze, alcuni big, parlano di polemiche ipocrite e ingiustificate ma dov’è finito il senso di responsabilità!
Dov’è finito il senso di responsabilità! Il senso di rispetto nei confronti di tutti i cittadini chiamati a fare sacrifici! Il senso dello stato e del ruolo che si occupa!
E’ questa l’Italia di oggi, forse raggiuto il baratro ci sarà un risveglio generale e si tornerà a dare il giusto valore alle cose.

L’Europa, l’Italia e la crisi economica

Ho sempre pensato che nei momenti difficili, nelle situazioni complicate, l’uomo e la società tirassero fuori il meglio di se. Penso di averne avuto conferma anche in questi giorni in cui la crisi economica ha messo a dura prova l’Italia e l’Europa.
Gli attacchi speculativi che hanno messo in difficoltà l’Italia ed erano prossimi a colpire anche la Francia, hanno costretto la BCE a ragionare e operare come la Banca Centrale di un unione di stati come quella europea dovrebbe fare.
L’acquisto di titoli di stato italiani e spagnoli da parte della BCE è un grande passo avanti verso la creazione di un’Europa forte e in grado di superare i momenti di crisi e le insidie portate dai mercati con attacchi speculativi verso gli stati più deboli.
Oggi è stato fatto un grande passo in avanti, l’Europa c’è e avrà la forza di uscire dalla crisi.