Monthly Archives: January 2006

Buona la pasta all’ocratossina.

Non si butta via niente, neanche il grano cancerogeno. E’ questo che emerge dal caso Casillo del grano proveniente dal Canada contenente ocratossina. E noi cosa facciamo, ovviamente lo mangiamo. Ad una piccola azienda che copre tutta la filiera avrebbero già messo i sigilli, ma per i grandi marchi questo non succede, e si lascia che prodotti contaminati finiscano al consumo. L’industria non si ferma di fronte a niente, e sarà sempre peggio. E’ giunto il momento di tornare ad apprezzare i prodotti di cui conosciamo l’intera filiera. Parlano tutti di tracciabilità e poi succedono queste cose; chi produce cerali in Italia deve sottostare a regole ben precise ma dall’estero arriva di tutto. Su Greenplanet tutte le notizie ed anche i nomi dei marchi che hanno utilizzato il grano all’ocratossina.

 

Pubblicato su Tossic. 

Sci Alpino: considerazioni dopo l’ultimo week end di gare.

Le gare di Cortina e Garmish, danno parecchi spunti di riflessione:

Kristian Ghedina ha dimostrato di essere competitivo per la vittoria olimpica, le linee che ha saputo prendere, i tempi delle prove e di alcuni intermedi della gara lo dimostrano.

Peter Fill sembrerebbe aver deluso, ma chi ha visto la discesa di sabato può confermare che è veloce e prima della caduta aveva ottenuto tempi di tutto rispetto. Può fare la differenza, anche perché nessuno nelle discipline veloci sembra imbattibile, e lui ha dimostrato di avere numeri d’alta scuola.

Nadia Franchini nella discesa di Cortina ha impressionato, non solo per come ha saputo gestire una situazione difficile, ma per quanto era veloce. Il coraggio e la velocità non le mancano, la tecnica ovviamente non è quella di un’atleta di esperienza, ma con un po’ di fortuna può anche andare a medaglia.

Daniela Ceccarelli e Lucia Recchia sono in buona condizione e alle Olimpiadi potrebbero anche ottenere buoni risultati.

Denise Karbon, Karen Putzer e Manuela Moelgg hanno fatto oggi una buona gara. Le prime due hanno classe da vendere ma la condizione non è delle migliori. Sicuramente nel gigante olimpico si piazzeranno nelle prime dieci, ma è lecito attendersi anche un risultato migliore che potrebbe essere anche una medaglia.

 

Pubblicato su Torino 06. 

Il Teflon è cancerogeno? E le padelle antiaderenti?

PFOA (acido perfluoroctanico), utilizzato per la produzione del teflon (quello delle padelle antiaderenti) è in grado di rimanere nel nostro corpo per 4 anni; inoltre l’esposizione prolungata a questa sostanza ha evidenziato danni al fegato e al sistema riproduttivo di topi da laboratorio.

I fatti, anche se non dimostrano in modo esauriente la tossicità delle padelle che tutti noi abitualmente utilizziamo, contribuiscono ad aumentare i dubbi relativi all’utilizzo di questo materiale. Se il PFOA rimane però per 4 anni all’interno del nostro corpo, mi rimane solo una considerazione da fare: “il PFOA va evitato!” quindi vanno evitate padelle e pentole antiaderenti.

Su Greenplanet, tutte le notizie e gli approfondimenti sul caso.

 

Pubblicato su Tossic. 

Il vin Brulé: contro i mali di stagione.

I giorni della merla si avvicinano, e in molti, tra cui il sottoscritto sono alle prese con i cosiddetti mali di stagione. Tutti utilizziamo i più disparati prodotti chimici in grado di darci sollievo, e spesso ignoriamo alcuni rimedi naturali, che oltre ad essere piacevoli, sono anche di grande aiuto. Uno di questi è il vin Brulé, provate a berlo prima di andare a dormire e vi accorgerete delle sue potenzialità.

Il vin Brulé si prepara scaldando del vino che a temperatura dovrà essere incendiato per bruciare l’alcool presente. Fondamentali sono le spezie che vanno aggiunte al vino prima di riscaldarlo. Indispensabili sono: cannella, chiodi di garofano e bacche di ginepro, alle quali si può aggiungere con risultati migliorativi anche semi di finocchio, coriandolo, anice stellato e noce moscata.

 

Pubblicato su Tossic. 

PAC: la riforma penalizza in modo inaccettabile i giovani.

La politica agricola comune, in alcuni casi che riguardano molti giovani, è penalizzante in modo inaccettabile.
A farne le spese molti giovani che hanno intrapreso in proprio l’attività successivamente al periodo di riferimento, quindi dopo il 2003. In parole povere i giovani che hanno intrapreso l’attività agricola in proprio successivamente al 2002, risultano incredibilmente e pesantemente limitati e danneggiati dalla nuova PAC. La causa è da attribuire ai criteri di assegnazione dei titoli (diritti all’aiuto) provenienti dalla riserva nazionale, alla quale devono per forza attingere (tranne in pochi casi) le aziende nate dopo il 2002. Mi riferisco in particolare alla PAC riso, dove i giovani di cui parlo, si sono visti assegnare un titolo disaccoppiato di 295 € all’ettaro, quasi 200 € in meno del titolo assegnato ai cosiddetti produttori storici.
Il problema è gravissimo, perché il mondo agricolo e le quotazioni di mercato ragionano in base al reddito normale delle aziende, e se è vero che il reddito di un’azienda di questo tipo è superiore ai 200€ all’ettaro, è altresì vero che per le aziende giovani di nuova costituizione e che hanno investito molto, questi 200€ rappresentano la sopravvivenza.
Questa oltre a non essere l’agricoltura che i giovani vogliono, perché non vogliono che il loro reddito sia legato ai contributi, che comunque vengono assorbiti da tutti gli incredibili costi che un’imprenditore italiano deve sostenere. Questa agricoltura, è discriminante, perché penalizza i giovani, che rappresentano il futuro, a vantaggio di chi?
Serve che lo dica?
Chiudo come in un precedente post: “la riforma della PAC è incredibilmente a favore dei latifondisti e di chi non svolge la professione di agricoltore. La nuova PAC non aiuta i giovani, anzi li pone in una condizione di inferiorità tale da prevaricare il loro futuro nel settore agricolo”.

Pubblicato su Agricoltura. 

Del Piero ci sarà?

In molti si chiedono se Alex Del Piero farà parte della spedizione azzurra in germania. Io credo di si, Del Piero ci sarà. E’ un giocatore importante, disciplinato e serio.

N.B. Questo è il primo articolo che ho pubblicato su Germania 2006, un blog dedicato al calcio creato con Liborio butera e con cui abbiamo vissuto assieme a molti altri autori i vittoriosi mondiali di calcio di Germania 2006.

Anche i Disobbedienti portano la fiaccola olimpica.

Finalmente anche i disobbedienti sono riusciti a portare la fiaccola olimpica. Il fatto è successo a Trento, ma come di consueto per i disobbedienti, i modi non sono stati proprio signorili.

Pubblicato su Torino 06. 

Kristian Ghedina sempre più in forma.

La Straif di Kitzbuehel (la pista in assoluto più spettacolare) ha sentenziato che Kristian Ghedina è in forma e alle Olimpiadi sarà competitivo. Non ho visto la gara, ma le notizie che ho letto, hanno parlato di una grande prova di Kristian, che ha avuto delle difficoltà solo nel tratto finale. Io credo che alla luce degli ultimi risultati si possa considerare kristian uno dei favoriti per il podio Olimpico.

Pubblicato su Torino 06.

Nolimpiadi, c’è anche chi è contro le Olimpiadi di Torino 2006

Quando ho visitato per la prima volta il sito del Comitato Nolimpiadi, ho subito cercato di capire le motivazioni che hanno spinto molte persone a fondare questo movimento. Posso dire che molte ragioni sono anche condivisibili, ma rappresentano in parte il prezzo da pagare per un evento così importante. Oltretutto alcuni argomenti espressi dal movimento Nolimpiadi, rappresentano problemi che nel futuro devono essere assolutamente risolti. Un esempio su tutti è dato dal Cio, i fatti del passato e non solo, hanno sempre lasciato dubbi sull’operato di questo organismo.

Sul contestato impatto ambientale di alcune opere necessarie allo svolgimento delle Olimpiadi, siamo tutti d’accordo, c’è ed è evidente, ma può essere compensato e non rappresenta il rischio peggiore per l’ambiente, quello è rappresentato da noi e dalle nostre abitudini.

Il nostro intento, e in parte la ragione che ci ha spinto ad aprire questo blog, è quello di vivere queste Olimpiadi perché sono a casa nostra, e perché rappresentano un’occasione unica di comunicazione, che porterà il mondo a conoscere meglio la nostra regione ed il nostro stato. Abbiamo bisogno di questo, la comunicazione e lo scambio di risorse con gli altri stati sono una necessità imprescindibile, e i prodotti (turistici e non) che abbiamo da offrire dobbiamo farli conoscere e l’occasione che avremo dal 10 Febbraio è unica.

In conclusione mi sento di affermare: “viviamo le Olimpiadi italiane di Torino 2006 e valorizziamole, e allo stesso tempo non lesiniamo critiche al sistema e a chi se le merita”

C’è molto da cambiare sia nel nostro stato che nelle organizzazioni internazionali come il Cio, ma l’occasione per questo cambiamento non è durante i giochi.

Spero che la mia regione e il mio stato, non si trovino a parlare a fine febbraio di occasione persa, anche se in parte so già che sarà così e me ne dolgo.

 

Pubblicato su Torino 06

Influenza aviaria, la preoccupazione aumenta.

Il dibattito attorno all’influenza aviaria ha avuto sempre visioni contrastanti, da quelle più ottimistiche e tendenti a minimizzare il problema, a quelle catastrofiche.

Io non ho mai nascosto la mia preoccupazione, ed i fatti degli ultimi giorni mi stanno dando purtroppo ragione. H5N1 sta evolvendo e pare stia aumentando la propria affinità nei confronti dell’uomo. Le ultime notizie, parlano anche di contagio uomo – uomo che potrebbe già essersi verificato. Personalmente sono abituato a non sottovalutare mai le valutazione di qualsiasi studioso, soprattutto se affermato, perché la materia è molto complessa e non completamente conosciuta.

 

Pubblicato su Tossic.