Monthly Archives: June 2007

I consumi energetici, le risorse che muovono e la loro incompatibilità con una corretta politica ambientale.

Si sente spesso parlare di politica ambientale, di salvaguardia dell’ambiente e di rischio per il nostro pianeta. Sotto accusa finiscono sempre le abitudini di noi uomini e le pratiche che seguiamo per garantire il nostro sostentamento, anche se raramente ci si ricorda di differenziare queste in indispensabili e non. Sono proprio le nostre abitudini non strettamente necessarie e i nostri consumi eccessivi a costituire un pesante rischio per il nostro pianeta. Il quesito che dovremo iniziare a porci riguarda proprio i nostri consumi eccessivi e se potranno mai essere disincentivati visti i capitali che muovono. Parliamoci in modo chiaro e onesto invece di puntare l’indice contro questo o quell’altro problema. E’ auspicabile che la politica energetica faccia finalmente i conti contro gli interessi legati ai consumi, altrimenti è inutile abbozzare qualsiasi tipo di discorso, protocollo di Kyoto compreso.

Politica e affari, infinito conflitto d’interessi.

 

Parlando di conflitto d’interessi alle nostre latitudini è impossibile non pensare a Silvio Berlusconi. Il Leader di Forza Italia è da anni indicato come l’emblema di questo problema che a me pare invece molto diffuso. Ho scritto problema anche se problema non è o meglio è impossibile che qualsiasi soggetto impegnato in politica o no, non abbia interessi personali. Qualsiasi sia la loro entità ogni individuo ha un’attività lavorativa o più semplicemente dei desideri personali da soddisfare che potrebbero entrare in conflitto con l’attività politica svolta in prima persona. E’ un fatto naturale che riguarda molti amministratori e politici, a partire dai piccoli paesi rurali fino alla politica romana. Qualsiasi soggetto impegnato in politica è quindi esposto a potenziali conflitti d’interesse, a meno che non si tratti di persona nullafacente e priva di obiettivi. Diciamo basta quindi a queste sciocche e strumentali polemiche sul conflitto d’interessi che riguarda tutti e non esclude nessuno. La politica ha bisogno di uomini forti e motivati, capaci e portatori delle loro esperienze; i loro interessi se leciti non ci dovrebbero interessare perché personali e compatibili con l’interesse del nostro paese.

Caldo ed energia, il costo ambientale dei condizionatori d’aria.

Sono bastate poche ore di caldo torrido dopo circa un mese al di sotto delle temperature medie per portare la nostra nazione in allarme energetico. Il sistema al momento regge ma siamo agli inizi di un’estate che promette di rivelarsi molto calda. A determinare il grande assorbimento di energia sono principalmente i condizionatori d’aria, ormai utilizzati più che per alleviare le sofferenze causate dall’afa per mantenere all’interno di abitazioni e uffici assurde condizioni di fresco. Per intenderci, un condizionatore dovrebbe essere utilizzato per mantere temperature intorno ai 23- 25° Celsius, condizioni vivibilissime considerata anche l’azione deumidificante. Accade però spesso che molti condizionatori lavorino a temperature a volte anche al di sotto dei 20° che oltre a non essere proprio salutari per l’uomo rappresentano un pesante costo ambientale di cui si dovrebbe tener conto.

Credo sia giunto il momento di regolamentare l’utilizzo di questi elettrodomestici, cosa assai difficile visto che al costo ambientale vengono sempre anteposti i ricavi da consumo energetico.

Evadere per sopravvivere.

Secondo molte delle forze politiche di maggioranza l’evasione fiscale è uno dei problemi principali della nostra Nazione. Potrebbe essere vero ma prima di esprimere una valutazione completa è doveroso valutare le diverse tipologie di evasione e i diversi motivi che spingono a praticarla.

Le ragioni dell’evasione sono molteplici anche se indiscutibilmente quella primaria riguarda l’aspettativa di maggior guadagno. In molti casi ad evadere sono invece soggetti costretti da un sistema che impone loro questa condizione per poter lavorare. In molti altri casi, i più drammatici, evadere è la sola ragione di sopravvivenza dell’azienda, in altre parole senza un po’ di nero l’azienda non campa. Questo ragionamento mi spinge a sostenere che l’evasione fiscale è un problema al quale si attribuisce troppa importanza. Sicuramente l’evasione per puro scopo di lucro, quella praticata per moltiplicare i propri guadagni è un grande problema oltre che ingiustizia sociale e andrebbe combattuta con ogni mezzo. La guerra però a me pare la si faccia principalmente agli altri due soggetti, quelli per cui evadere è d’obbligo, una ragione di sopravvivenza. Se il problema sono questi ultimi soggetti o meglio l’evasione per sopravvivenza, i conti non tornano perché recuperare le somme evase porterebbe inevitabilmente alla chiusura di queste aziende con un grave danno per il nostro paese.

Senza giri di parole la questione evasione fiscale è un’altra, è inutile pretendere che alcune aziende rispettino una tassazione per loro non sostenibile. Solo tasse più eque possono garantire il rispetto delle regole e la creazione di un sistema fiscale giusto ed efficiente. E’ inutile questo accanimento nei confronti di chi non può fare altrimenti. Diverso invece il discorso nei confronti di chi evade per lucro che guarda caso si tratta anche di chi fa girare in nero le cifre più grosse, questo si è un grosso problema che tutti conoscono e che tutti vedono ma nessuno combatte.

Inutile pretendere sempre dai più deboli.

Ha ancora senso assumersi il rischio d’impresa?

Assolutamente no, non ha più alcun senso. La pressione fiscale su chi lavora per proprio conto ha raggiunto livelli insostenibili. Il margine non c’è più, meglio lavorare da dipendenti, senza esporsi più di tanto e guadagnando molte volte di più del povero sfigato che insiste con la propria attività.
La delusione che vedo in molti giovani mi fa molto male; giovani imprenditori volenterosi e motivati, costretti a chiudere le loro attività perchè sconvenienti a causa delle troppe tasse. Vedo in molte persone anche uno sconforto che a volte sconfina nella depressione e questo mi fa ancora più male perchè so bene a cosa può portare. Nemmeno il rischio d’impresa è gratificato.
Mi chiedo dove andremo a finire così.

Grazie Luna Rossa.

New Zealand ha vinto la Luis Vuitton Cup e tra pochi giorni tenterà di riportarsi a casa la coppa America di Vela, Alinghi permettendo. In finale i neozelandesi hanno battuto con un netto 5 a 0 la nostra Luna Rossa, costretta a gareggiare per tutte le regate di finale in condizioni di vento e mare a lei non favorevoli o meglio più favorevoli ai suoi avversari. La vela è così e l’amiamo anche per questo anche se ci sarebbe piaciuto veder regatare Luna Rossa con qualche nodo di vento in più. Emirates New Zealand (Black Magic il nome della barca) nei giorni della finale era più veloce e a questo vantaggio si è aggiunta anche una buona dose di fortuna, con molti salti di vento a proprio favore. Nonostante la sconfitta Luna Rossa mi è comunque piaciuta, soprattutto nella prima regata che con un po’ più di fortuna avrebbe potuto cambiare le sorti dell’intera finale. Peccato, ma grandi complimenti comunque al team Prada e al suo patron Bertelli, ci hanno regalato grandi emozioni e la consapevolezza che la Coppa America potrà un giorno arrivare in Italia, a Punta Ala e magari al 4° tentativo, come fu per Black Magic.

E’ il tradimento degli impegni elettorali uno degli sport preferiti dalla politica nostrana.

Ultimamente ne abbiamo viste di tutti i colori negli ambienti della politica nostrana, dai voti presi da una parte e spesi dall’altra agli impegni di programma puntualmente disattesi. L’elettore in questi anni nonostante tutto ha dimostrato interesse disertando raramente le urne ma è stato in molti casi letteralmente preso in giro. Senza andare troppo indietro nel tempo, ricordiamo la lega nel lontano 1994 eletta nella casa delle libertà e poi dopo il ribaltone pilastro di un governo di centro sinistra, per arrivare al Follini di oggi, candidato di punta della CDL ed oggi promotore a sinistra del Partito Democratico. In mezzo come non pensare a DeGregorio che dopo poche settimane di Governo Prodi ha lasciato l’Italia dei Valori che lo aveva portato in Senato. Le perplessità aumentano se ci ritrova poi a discutere di programmi, con iniziative opposte a quelle proposte in campagna elettorale e migliaia di elettori delusi che iniziano a parlare probabilmente a ragione di tradimento. Inutile dire che c’è materia su cui riflettere; gli impegni presi con gli elettori andrebbero rispettati, dovrebbe essere la prima regola a cui attenersi per una forma di rispetto nei confronti di chi assegna il proprio voto perché convinto da programmi e idee. E’ facile dimenticarsi di essere stati eletti.

Anno Zero e il video Bbc, tanti soldi spesi e tanto fiato sprecato per un documento pieno di inesattezze.

Apprendo dal sito di Beppe Grillo che la Rai ha speso 20000 € per il famigerato video Bbc trasmesso durante Anno Zero. Ho già fatto notare che ci sarebbero molti altri problemi urgenti da affrontare sul tema pedofilia, ed in molti si sono indignati leggendo l’articolo di Lorenzo Cairoli, da me segnalato come uno di quelli assolutamente da leggere (articolo che è stato fatto circolare in massa nella rete). In molti hanno capito quindi che nel mondo ci sono situazioni legate alla pedofilia che richiedono interventi improcrastinabili. Ecco perché ritengo assurdo tutto il clamore sollevato per un video, quello della Bbc, del quale non si era neanche verificata la completa veridicità. Liborio Butera, grazie ad un’attenta analisi ci spiega perché.

 

Il protocollo di Kyoto è prigioniero di grandi interessi economici e non di Bush.

Grande tensione al G8 in corso in Germania, in seguito alla poca disponibilità degli Stati Uniti a rivedere le proprie posizioni in materia ambientale in termini di emissioni di gas serra. Che gli States fossero restii ad aderire al protocollo di Kyoto è da tempo arcinoto e la causa non è Gorge W Bush ed è pertanto sbagliato puntargli contro l’indice. Contrario ad una nuova politica ambientale di riduzione delle emissioni è il sistema produttivo statunitense e non Bush. Un presidente non può andare contro i propri elettori.

Il problema è un’altro e riguarda l’incapacità della comunità internazionale di creare un progetto comune di tutela dell’ambiente condiviso e applicato da tutti. Il protocollo di Kyoto è probabilmente utopia, è irrealizzabile e andrebbe accantonato in favore di un piano magari meno risolutivo ma condiviso dal principale responsabile di emissioni di gas serra, gli USA.

L’Europa delle banche alza nuovamente i tassi, ulteriore stangata per chi ha un mutuo.

Secondo il Presidente della BCE Trichet, la politica monetaria europea resta accomodante, nonostante il continuo lievitare dei tassi.
Un rialzo dei tassi di un punto e mezzo in poco più di un anno è secondo Trichet politica monetaria accomodante, buono a sapersi.
Quest’ennesimo rialzo è invece secondo il mio modesto parere, di persona che se li è subiti tutti e subirà anche questo, il frutto di una vergognosa politica monetaria, che grava sempre in misura maggiore sulle famiglie e sui piccoli imprenditori a esclusivo vantaggio delle grandi rendite finanziarie. Questo continuo tirare la corda avrà ripercussioni sulla nostra società e sulle nostre famiglie, sempre più nella morsa della voce costi, ormai insostenibili.
Giusto perché ne parlo da tempo questo è il link.