Il costo sociale della cattiva alimentazione.

Sarebbe semplice dire che della propria salute ogni persona fa quello che ritiene ma è sbagliato. Viviamo in una società che tra i propri valori porta giustamente anche quello del diritto alle cure e all’assistenza sanitaria. E’ un diritto doveroso che ha un costo sociale ben preciso che oggi sembra addirittura insostenibile. E’ un diritto ma dovrebbe essere anche un dovere sociale perché lo stato portatore della garanzia è di tutti. Da queste brevi considerazioni deduco che la cattiva alimentazione ha un costo sociale che deve essere analizzato e se possibile azzerato.
Siamo esseri umani, con le nostre debolezze, difetti, esigenze, voglie, ecc. Siamo persone che hanno bisogno di vivere la propria vita serenamente concedendosi anche quotidianamente a quei piaceri che sa solo dare l’alimentazione. Ragion per cui i prodotti di cui ci cibiamo devono essere sicuri e non devono contenere residui tossici ne componenti che a lungo andare possono creare problemi cardiovascolari come ad esempio i grassi idrogenati. Proprio alcuni ingredienti soprattutto grassi di cattiva qualità e in dosi eccessive sono portatori a lungo andare di patologie che oltre a minare la salute delle persone gravano inesorabilmente sul sistema sanitario Nazionale.

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