Sembra che il legno in enologia stia passando da materiale utilizzato per la costruzione di contenitori destinati alla conservazione e all’affinamento a prezioso ingrediente. E’ così che la Commissione Europea (autentica minaccia per le peculiarità italiane) intende il vino del futuro e sta procedendo verso la regolarizzazione dell’utilizzo di trucioli di legno di rovere in enologia; trucioli magari anche ben tostati per conferire al vino quel sentore di vaniglia tanto apprezzato in questi anni. Gli interessi in gioco sono molti ma la battaglia è persa in partenza, i trucioli non sostituiranno mai la botte, faranno entrare il vino simil invecchiato tra i prodotti di massa ma allo stesso tempo peggioreranno notevolmente il livello qualitativo di questa tipologia di vini. La qualità del vino trionferà sempre e nel vino la qualità è italiana (come del resto in molti altri settori dell’agroalimentare).
- Né anarchia, né dispotismo: questa è la regola che ai cittadini amanti della patria consiglio di osservare; e di non scacciare del tutto dalla città il timore, perché senza il timore nessuno dei mortali opera secondo giustizia. Eschilo.
-
Tags
28 febbraio 150 Italia Agricoltura Ambiente Apple auto automobile Baraggia Berlusconi Blocco traffico centrali atomiche coltivazioni contaminazione genica Craxi crisi crisi di sigonella curculionide Economia elezioni 2012 europa Expo 2015 fotovoltaico Giappone guerra insetti iPhone6 Lavoro Libia limiti velocità Nucleare ogm patata amflora pizza Politica punteruolo acquatico del riso punteruolo rosso delle palme Report Rhynchophorus Ferrugineus Riso sanzioni semafori rossi smog Società Terremoto TsunamiArchives
- September 2019
- August 2019
- June 2016
- January 2016
- June 2015
- May 2015
- February 2015
- January 2015
- December 2014
- November 2014
- October 2014
- September 2014
- August 2014
- July 2014
- June 2014
- April 2014
- January 2014
- December 2012
- January 2012
- December 2011
- November 2011
- October 2011
- September 2011
- August 2011
- March 2011
- January 2011
- August 2010
- June 2010
- March 2010
- February 2010
- December 2009
- July 2009
- May 2009
- January 2009
- December 2008
- October 2008
- August 2008
- July 2008
- June 2008
- May 2008
- April 2008
- March 2008
- February 2008
- January 2008
- December 2007
- November 2007
- October 2007
- September 2007
- August 2007
- July 2007
- June 2007
- May 2007
- April 2007
- March 2007
- February 2007
- January 2007
- December 2006
- November 2006
- October 2006
- September 2006
- August 2006
- July 2006
- June 2006
- April 2006
- March 2006
- February 2006
- January 2006
- December 2005
- November 2005
- October 2005
- September 2005
- August 2005
- July 2005
- June 2005
Meta
Categories
Recent Comments
- MLK on Ahmad Shah Massoud, il grande Leone del Panshir.
- Prodotti tipici calabresi on Rispetto i terreni che coltivo e pretendo che non mi vengano contaminati.
- Carlo Zaccaria on Democrazia in pericolo in Italia?
- Carlo Zaccaria on Il Teflon è cancerogeno? E le padelle antiaderenti?
- Luca on Il Teflon è cancerogeno? E le padelle antiaderenti?
non credo sia vero !
il mondo cambia la tecnologia progredisce,se ci si impegna con ricerca seria si potrà raggiungere livelli ottimi anche con questa tecnologia .
non capisco perchè si debba buttarsi contro a una nuova tecnologia per il solo gusto di sostenere qualcuno che usa la vecchia tecnologia.
Se ci fosse stato qualcuno che seriamente avesse trovato controindicazioni a questo sistema ?!
invece con questi stupidi isterismi si ottiene solo di bloccare l’adozione di tale tecnologie da parte delle aziende italiane.e quindi di far loro perdere del tempo rispetto alla concorrenza.
bravi !
Non si tratta purtroppo di nuova tecnologia ma di un sistema per cedere aromi e tannini al vino. Letteralmente è un’aggiunta di ingrediente. Perchè allora, se volessimo seguire i suoi di isterismi non dare via libera all’aggiunta di aromi? Ad ex. il tanto ricercato pepe nero per rendere più ampio il buquet di qualsiasi vino, anche quello di qualità mediocre. Il suo problema Romano è che non ha ancora capito il vino, impari ad ascoltarlo, capirà che ha sempre qualcosa di magnifico da raccontare, anche senza legno e vaniglia.