Quando ho visitato per la prima volta il sito del Comitato Nolimpiadi, ho subito cercato di capire le motivazioni che hanno spinto molte persone a fondare questo movimento. Posso dire che molte ragioni sono anche condivisibili, ma rappresentano in parte il prezzo da pagare per un evento così importante. Oltretutto alcuni argomenti espressi dal movimento Nolimpiadi, rappresentano problemi che nel futuro devono essere assolutamente risolti. Un esempio su tutti è dato dal Cio, i fatti del passato e non solo, hanno sempre lasciato dubbi sull’operato di questo organismo.
Sul contestato impatto ambientale di alcune opere necessarie allo svolgimento delle Olimpiadi, siamo tutti d’accordo, c’è ed è evidente, ma può essere compensato e non rappresenta il rischio peggiore per l’ambiente, quello è rappresentato da noi e dalle nostre abitudini.
Il nostro intento, e in parte la ragione che ci ha spinto ad aprire questo blog, è quello di vivere queste Olimpiadi perché sono a casa nostra, e perché rappresentano un’occasione unica di comunicazione, che porterà il mondo a conoscere meglio la nostra regione ed il nostro stato. Abbiamo bisogno di questo, la comunicazione e lo scambio di risorse con gli altri stati sono una necessità imprescindibile, e i prodotti (turistici e non) che abbiamo da offrire dobbiamo farli conoscere e l’occasione che avremo dal 10 Febbraio è unica.
In conclusione mi sento di affermare: “viviamo le Olimpiadi italiane di Torino 2006 e valorizziamole, e allo stesso tempo non lesiniamo critiche al sistema e a chi se le merita”
C’è molto da cambiare sia nel nostro stato che nelle organizzazioni internazionali come il Cio, ma l’occasione per questo cambiamento non è durante i giochi.
Spero che la mia regione e il mio stato, non si trovino a parlare a fine febbraio di occasione persa, anche se in parte so già che sarà così e me ne dolgo.