Category Archives: Società

Il mio pensiero sulle spiagge libere (o occupate).

La mia potrà sembrare una voce fuori dal coro ma è frutto di ragionamenti che si ripresentano nella mia mente ogni estate.

Credo innanzitutto nel diritto di ogni persona di poter usufruire e godere delle splendide spiagge italiane. Sono altresì convinto che la presenza di spiagge libere non garantisca a tutti di poter esercitare questo diritto. Questo perché le spiagge considerate libere sono in realtà occupate da chi vi si è recato per primo. Mi capita spesso di vedere spiagge libere completamente occupate sin dalle prime ore della mattina. Soprattutto nei periodi più intensi chi arriva in spiaggia “libera” in tarda mattinata o nel primo pomeriggio rischia di non trovare un piccolo spazio dove poter stendere il proprio asciugamano. Proprio i teli mare sono lo strumento più semplice con cui molte persone tendono ad occupare il proprio spazio in spiaggia libera. Non è infatti raro vedere teli mare completamente sguarniti nell’ attesa che i propri padroni tornino a godersi la spiaggia che si erano “riservati” qualche ora prima. Queste abitudini non rendono le spiagge usufruibili da tutti e quindi non effettivamente libere.

Vorrei vedere più regole per le spiagge libere, a garanzia di tutte le persone che vi si recano e delle spiagge stesse. Penso che chi utilizzi la spiaggia libera per l’ intera giornata debba sostenere un piccolo costo. Le spiagge anno bisogno di ordine, pulizia e manutenzione, tutte operazioni costose e che devono essere pertanto sostenute. Le spiagge italiane hanno inoltre bisogno di sorveglianza, sono un patrimonio della nostra Nazione e vanno preservate da chi non le rispetta. Lo scorso agosto ho visto una spiaggia libera molto popolare in condizioni pessime con un’ esagerazione di mozziconi di sigaretta tra la sabbia, in un contesto pertanto non adeguato allo splendore del territorio italiano.

I recenti furti di sabbia in Sardegna dovrebbero anche insegnare che queste meraviglie della natura vanno tutelate dall’ irresponsabilità di alcuni soggetti che le visitano.

Per non parlare poi dell’ erosione costiera che sta seriamente modificando alcuni tra i territori più belli della nostra Italia e che per essere arginata necessita di importanti e costosi interventi.

Le spiagge sono un vero catalizzatore di turismo, perderle significa dire addio a tutto l’ indotto che ci ruota attorno. In ballo c’è la vita ed il lavoro di molti italiani.

Le spiagge infine sono luoghi di pace, serenità e spensieratezza, un vero antidoto per lo stress che le rende un bene tra i più preziosi.

Amazzonia, incendi, deforestazione e crescita economica.

E’ sempre tempo di incendi in Amazzonia e la preoccupazione per il “polmone verde” del pianeta cresce. Il fatto che sembra chiaro è che questa deforestazione aumenti le superfici agricole coltivabili e utilizzabili per l’ allevamento di animali. Di conseguenza la deforestazione dell’Amazzonia porta ad un aumento della Produzione Lorda Vendibile agricola del Brasile. Di fatto quindi la riduzione della foresta amazzonica contribuirà ad aumentare il PIL del Brasile.

Il mondo intero è preoccupato, non solo per l’ Amazzonia, anche altri polmoni verdi del pianeta Terra sono andati in fiamme durante il caldissimo mese di luglio 2019. Nella fredda Siberia ad esempio. Uno degli aspetti più inquietanti è che manchino le risorse per spegnere questi incendi vasti come intere regioni italiane.

La comunità internazionale da un lato riconosce l’ importanza di queste foreste per la salute di tutto il mondo ma dall’ altro pare non essersi attivata per tutelarle come bene di tutti.

Visti i modelli economici esportati in tutto il mondo basati esclusivamente su crescita e Pil, sembra proprio ridicolo pensare che tocchi esclusivamente agli stati coinvolti preservare queste preziose foreste. Gli stati oggi vengono valutati impietosamente solo sui loro dati economici. Il rating del Brasile è BB, leggermente meglio dell’ Italia ma molto distante dagli AAA di Germania, Svizzera, Canada e Australia. Appare per questo evidente che incendi e deforestazione non si fermeranno. La corsa alla crescita e al Pil è inarrestabile perché assoluta padrona di questa epoca.

Chiedere a paesi come il Brasile di tutelare per il bene di tutti le proprie foreste è irrealistico. Il Brasile deve come tutti crescere è può legittimamente ritenere di dover coltivare e utilizzare le proprie terre, come fanno tutti gli altri stati. Questo concetto può sembrare sbagliato ma probabilmente è il modello economico che tutti seguono ad esserlo.

La comunità internazionale investa nelle preziose foreste che ancora abbiamo sulla Terra e riconsideri i propri modelli di crescita. Il tempo che resta può sembrare molto ma non lo è affatto.

 

Brexit? L’unione europea ha in ogni caso fallito.

L’ Europa ha fallito perchè non è stata unita. Oggi 23 giugno 2016 il Regno Unito decide con referendum se restare o lasciare l’ unione europea. La popolazione è indecisa e nonostante i vari appelli di praticamente tutti i leader europei l’ esito del referendum è molto incerto. Capisco le ragioni di questo referendum e comprendo anche chi ritenga giusto uscire dall’ UE.

Non è mai stata “unione europea”, forse nemmeno negli intenti di alcune nazioni e dei loro leader. E’ stato più che altro egoismo e voglia di prevalere di alcuni stati rispetto ad altri. Un’ unione di stati si sarebbe dovuta comportare diversamente. Ora è troppo tardi, anche se non sarà Brexit l’ unione europea temo abbia i giorni contati.

Anche al lavoro si può sorridere.

Ho un pensiero forte e positivo che mi ricorda la settimana. E’ il sorriso di due persone, un uomo ed una donna che ho incontrato in ambito lavorativo. Si è trattato di sorrisi spontanei e non di circostanza, uno dei quali neppure rivolto a me. Mi hanno contagiato e messo un po’ più di buonumore. Mi piace vedere persone che svolgono con passione il proprio lavoro e che apprezzano quanto sia bello stare in mezzo alla gente.

L’Europa esiste?

L’Europa intesa come unione di Stati latita. Da un lato non mancano le prediche su austerità e rigore, dall’altro i problemi umanitari legati agli sbarchi di profughi vengono lasciati ai paesi più esposti.

Strana l’ Europa che si dice unita ma che di fatto è molto, molto divisa.

Senza regole e disciplina l’Italia è senza futuro.

Regole e disciplina sono le basi fondanti della società. Uno stato solido, coeso ed equo ha tra i suoi fondamenti il rispetto delle regoli comuni, necessarie e indispensabili per garantire lo sviluppo ed il benessere di tutta la collettività. In Italia iniziano ad essere in misura decisamente eccessiva gli episodi che evidenziano una tendenza all’insubordinazione, all’indisciplina. L’ Italia sta cadendo sotto i colpi di chi pensa di poter vivere ed operare con regole proprie ed utili esclusivamente al proprio fine e ai propri interessi.

Serve una brusca inversione di rotta, l’Italia è una grande Nazione che si sta perdendo quando basterebbe ripartire dai valori che l’hanno fondata.

Expo 2015 – Petrini vs McDonald’s

In occasione di Expo 2015 mi spinge ad un breve approfondimento il botta e risposta tra Carlo Petrini di Slow Food e McDonald’s.

Le parole di Carlo Petrini non mi sembrano proprio retorica terzomondista. Nutrire il pianeta è una frase importante che non significa esclusivamente saziare la fame delle persone. Non tutto ciò che viene mangiato è nutritivo.
Interessante il concetto di “rispetto per la libertà e capacità di scelta delle persone” ma mi chiedo quanto questo sia sempre in linea con le campagne pubblicitarie a cui quotidianamente assistiamo.
L’ideologia di un cibo sano, pulito e giusto può sfamare il pianeta con ottimi livelli di benessere fisico e mentale delle persone. Anche questo non è necessariamente in linea con il business.
Il benessere e la salute delle persone non riguarda i singoli ma la società intera ed il suo sistema sanitario su cui la cattiva alimentazione grava con costi tutt’altro che trascurabili.

Sull’assalto a Salvini a Bologna.

Sabato scorso Matteo Salvini, segretario del partito Lega nord, e stato assalito da un gruppo di manifestanti mentre con la sua auto si recava a visitare un campo nomadi. Vettura danneggiata e nel complesso bruttissimo episodio contrassegnato dalla solita coda di polemiche.

In un paese civile le idee e le iniziative altrui si rispettano. Se sbagliate esiste un modo per vincerle, il confronto. Non esistono idee di serie a e di serie b. Esiste il consenso che queste idee incontrano, è la democrazia.

Non dovremmo mai perdere occasione per scacciare dalla nostra società qualsiasi episodio di violenza. La violenza è contro la vita.

 

Report, i piumini Moncler e le oche spiumate vive.

La puntata di Report andata in onda lo scorso fine settimana in cui si è parlato di oche spiumate da vivo e di produzione di piumini ha suscitato un forte clamore e un’impatto complessivamente negativo per una delle aziende italiane del settore più prestigiose, Moncler.

Oggi l’Italia ha grande bisogno di aziende come Moncler, del loro prestigio e del loro successo planetario. Continue reading

Genova.

Soffro per Genova e per i suoi abitanti. Una seconda alluvione a tre anni di distanza è quanto di peggio si possa immaginare. Per gli abitanti, per le aziende, per chi governa e amministra la città. Nulla di peggio poteva accadere ma nel caso degli ultimi è un segno tangibile di fallimenti che non possiamo più permetterci. Siamo deboli. Penso ad esempio ad aziende e attività commerciali, spremute all’osso da tassa e contributi. Penso alle famiglie e a quanto sia difficile avere risorse per vivere dignitosamente garantendo anche un futuro ai più giovani. Mettici dentro tutto questo e poi arrivano acqua e fango che ti portano via beni che oggi è difficile ricomprare. Continue reading