Crollano le vendite di pollo. E’ solo colpa dell’influenza aviaria?

Il calo delle vendite di carne di pollo è di quelli vertiginosi (50%) malgrado i prezzi scontati di questi giorni (dal 20 al 50%). La responsabilità di questo non è attribuibile secondo me esclusivamente all’influenza aviaria ed alla minaccia di pandemia, in quanto i consumatori sanno benissimo che la cottura elimina ogni rischio, soprattutto se si tratta di prodotto italiano. Credo che i consumatori siano invece condizionati dalle moderne tecniche di allevamento dei polli (emerse sovente in questi giorni) e non le considerino salutari. Credo anche che i consumatori non abbiano torto, oggi l’immagine del pollo è quella di quelle piccole masse biologiche alimentate ininterrottamente in stabilimenti immensi, e che arrivano al consumo solo dopo 35 – 50 giorni di agonia.

Pubblicato su Tossic.

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