Il protocollo di Kyoto è prigioniero di grandi interessi economici e non di Bush.

Grande tensione al G8 in corso in Germania, in seguito alla poca disponibilità degli Stati Uniti a rivedere le proprie posizioni in materia ambientale in termini di emissioni di gas serra. Che gli States fossero restii ad aderire al protocollo di Kyoto è da tempo arcinoto e la causa non è Gorge W Bush ed è pertanto sbagliato puntargli contro l’indice. Contrario ad una nuova politica ambientale di riduzione delle emissioni è il sistema produttivo statunitense e non Bush. Un presidente non può andare contro i propri elettori.

Il problema è un’altro e riguarda l’incapacità della comunità internazionale di creare un progetto comune di tutela dell’ambiente condiviso e applicato da tutti. Il protocollo di Kyoto è probabilmente utopia, è irrealizzabile e andrebbe accantonato in favore di un piano magari meno risolutivo ma condiviso dal principale responsabile di emissioni di gas serra, gli USA.

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