Un’assurdità il vino ai trucioli!

Sembra che il legno in enologia stia passando da materiale utilizzato per la costruzione di contenitori destinati alla conservazione e all’affinamento a prezioso ingrediente. E’ così che la Commissione Europea (autentica minaccia per le peculiarità italiane) intende il vino del futuro e sta procedendo verso la regolarizzazione dell’utilizzo di trucioli di legno di rovere in enologia; trucioli magari anche ben tostati per conferire al vino quel sentore di vaniglia tanto apprezzato in questi anni. Gli interessi in gioco sono molti ma la battaglia è persa in partenza, i trucioli non sostituiranno mai la botte, faranno entrare il vino simil invecchiato tra i prodotti di massa ma allo stesso tempo peggioreranno notevolmente il livello qualitativo di questa tipologia di vini. La qualità del vino trionferà sempre e nel vino la qualità è italiana (come del resto in molti altri settori dell’agroalimentare).

Pubblicato su Tossic. 

2 responses to “Un’assurdità il vino ai trucioli!

  1. romano besana

    non credo sia vero !
    il mondo cambia la tecnologia progredisce,se ci si impegna con ricerca seria si potrà raggiungere livelli ottimi anche con questa tecnologia .
    non capisco perchè si debba buttarsi contro a una nuova tecnologia per il solo gusto di sostenere qualcuno che usa la vecchia tecnologia.
    Se ci fosse stato qualcuno che seriamente avesse trovato controindicazioni a questo sistema ?!
    invece con questi stupidi isterismi si ottiene solo di bloccare l’adozione di tale tecnologie da parte delle aziende italiane.e quindi di far loro perdere del tempo rispetto alla concorrenza.
    bravi !

  2. Non si tratta purtroppo di nuova tecnologia ma di un sistema per cedere aromi e tannini al vino. Letteralmente è un’aggiunta di ingrediente. Perchè allora, se volessimo seguire i suoi di isterismi non dare via libera all’aggiunta di aromi? Ad ex. il tanto ricercato pepe nero per rendere più ampio il buquet di qualsiasi vino, anche quello di qualità mediocre. Il suo problema Romano è che non ha ancora capito il vino, impari ad ascoltarlo, capirà che ha sempre qualcosa di magnifico da raccontare, anche senza legno e vaniglia.

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