Alemanno: assurde le sue dichiarazioni.

Alemanno, che ho molto apprezzato per la determinazione che ha dimostrato in questi anni, aveva bollato la protesta degli agricoltori di ieri come “demagogica”, affermando con presunzione che la risposta del governo a questa protesta è il piano straordinario per le filiere agroalimentari. Alemanno afferma anche la volontà di mantenere un clima di confronto per evitare che si apra lo spazio a proteste demagogiche che chiedono misure improponibili perché protezionistiche e assistenzialistiche.
Noi non chiediamo protezione e assistenzialismo, ed è inaccettabile che il nostro ministro dica questo. Noi chiediamo correttezza e lealtà. Non solo subiamo la concorrenza sleale degli stati stranieri (anche europei), subiamo anche lo strapotere della grande distribuzione e dell’industria agroalimentare. A questo si aggiunge l’assenza di rispetto della commissione europea, che è arrivata anche a condurre in gran segreto trattative (penalizzanti per la nostra agricoltura) con i nostri concorrenti asiatici (è il caso ad esempio dell’accordo tra la commissione europea e la Thailandia, che agevola l’introduzione in Europa di circa 400.000 tonnellate di riso lavorato).
Questa è demagogia Ministro Alemanno? Credo proprio di no! Anzi direi che sono i risultati di una poco proficua attività Ministeriale, che non ha saputo tutelare il settore agricolo ne a livello italiano (nei confronti di industria e grande distribuzione) ne europeo.
Lo dico a malincuore perché ho sempre creduto nelle qualità e nel valore del nostro Ministro, che sembrava aver finalmente interrotto quella serie di gestioni inconsistenti attuate dai governi precedenti.
Forse Alemanno sta affrontando la nostra situazione con troppa presunzione, chi beneficerà del suo piano straordinario per le filiere agroalimentari, il settore agricolo o quello industriale, che non esita ad approvvigionarsi di materie prime straniere lasciando marcire le nostre sui campi?
La risposta è scontata, ed è suffragata dai fatti accaduti anche in quest’ultimo anno.

Pubblicato su agricoltura.

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