Monthly Archives: June 2005

Etichettatura: lo strano caso del riso.

Ieri sera ho partecipato ad un’importante riunione del CVR (Consorzio Vendita Risone), del quale l’azienda della mia famiglia è socia. Era una riunione particolare perché vedeva tra i partecipanti gli industriali del riso, che sono coloro che acquistano dagli agricoltori il risone (riso grezzo) e lo raffinano. E’ stato un’incontro positivo, che mi ha permesso di capire molte cose. Voglio però soffermarmi su un concetto che è emerso in seguito ad una mia domanda. Riassunto in poche parole il concetto è che in una confezione di riso che io acquisto al supermercato, o in un negozio, al mercato, in riseria oppure in un’azienda agricola, e lo acquisto perché vedo che si tratta di Carnaroli, oppure di Arborio, Sant’Andrea, Baldo, Vialone nano o Roma, non ho la certezza che all’interno della confezione vi sia la varietà scritta in etichetta. Perché?
Sembra che la legge italiana consenta di utilizzare varietà similari, utilizzando però il nome della varietà più pregiata!
Serve chiarezza, e tenteremo di farla; per certo posso dire che molte delle varietà similari sono qualitativamente molto al di sotto delle varietà sopra citate.

Pubblicato su Agricoltura. 

Dessert all’imazyl.

Incredibile conclusione di una cena a casa mia con una coppia di amici. Mia moglie aveva preparato come dessert uno squisito budino che aveva tra i suoi ingredienti scorza di limone! Mentre gustavo il mio budino, un flash mi ha portato alla mente i limoni che qualche giorno prima mia moglie aveva comprato al supermercato. Erano dei limoni che avevano un etichetta che stava ad indicare che il prezzo era il più basso; inoltre nel retro era scritta la denominazione del prodotto utilizzato per il trattamento!

La domanda che posi a mia moglie era dalla risposta scontata:

hai utilizzato i limoni che hai comprato l’altro giorno?

Si! Quello che mi spiace maggiormente è che in commercio i limoni non trattati sono un’enormità ed è estremamente facile reperirli. Il fatto è che tutti dobbiamo prestare maggiore attenzione quando acquistiamo i prodotti che mangiamo. E’ importante osservare la provenienza e le caratteristiche! Non so quantificare la tossicità di un budino fatto con scorza di limone trattato nelle fasi successive alla raccolta, ma di certo so che non fa bene!

 

Pubblicato su Tossic.

 

Una sera della scorsa settimana a tavola con mia moglie:

Mangiamo un po’ di valeriana? L’ho appena comprata al supermercato!

Apro il pacchetto preconfezionato e mi colpisce un odore che purtroppo conosco bene! Era odore di prodotti fitosanitari, e certamente non era stato rispettato il tempo di carenza.

Ho controllato l’etichetta  e mi sono accorto che la provenienza era straniera! Mi sono inc.zz.to perchè io non compro mai verdure straniere, questa volta mi ero fregato da solo!

Cosa c’entra con un blog? Ho voglia di parlare, perchè penso a tutti coloro che mangiano prodotti di scarsa qualità ed in qualche caso anche tossici, solo perchè non sappiamo darci delle regole.

Facciamoci un viaggio e scopriamo perchè mangiare italiano è meglio e più sano!

Bye

N.B. Questo è il primo articolo che ho pubblicato sul mio Blog Tossic 

Io risicoltore di Baraggia. Ma non solo.

Sono un’agricoltore di 32 anni, vivo a Salussola in provincia di Biella. La mia terra si chiama Baraggia (è una piccola area pedemontana piemontese, situata alle pendici delle alpi Biellesi e del Monte Rosa).
Ho studiato per molti anni e sin da ragazzino mi occupo di agricoltura. Credo nell’agricoltura di qualità, nell’agricoltura integrata e soprattutto amo i prodotti tipici italiani. La mia azienda è costituita quasi esclusivamente da risaie, produciamo riso di primissima qualità, come ad esempio il riso carnaroli di Baraggia biellese.
Il mio impegno è in difesa dell’agricoltura italiana, che deve sempre e sistematicamente scontrarsi con realtà straniere disposte a tutto per conquistare i nostri mercati, magari sfruttando anche i nostri nomi!
Non scriverò però solo di agricoltura, perchè io come tutti gli agricoltori sono una persona viva, amo la vita ed amo l’Italia!

Pubblicato su Agricoltura.

Vogliamo Chiarezza.

L’agricoltura italiana è grande! Sfido chiunque a dimostrare che i prodotti agricoli stranieri sono più buoni dei nostri. Ho scritto più buoni perchè non sempre questo parametro è coadiuvato da altre indispensabili caratteristiche come la salubrità.
Perchè dico questo? lo dico perchè in Italia siamo invasi da prodotti agricoli provenienti dall’estero che presentano residui chimici (dovuti all’impiego di insetticidi e fitofarmaci) di gran lunga superiori rispetto agli omologhi prodotti di casa nostra!
E’ vero? Vogliamo chiarezza!
In attesa che qualcuno ci dimostri il contrario, la soluzione l’abbiamo a portata di mano!
Si chiama Agricoltura Italiana!

N.B. Questo è il primo articolo che ho pubblicato sul mio primo blog Agricoltura